Come giocava la Fiorentina nel 2021/22

Vincenzo Italiano mette la sua impronta sulla Fiorentina fin dal primo anno di gestione. Straordinaria capacità di compattare il gruppo e di fornire un'indentità di gioco fin dalle prime gare stagionali. Fra i pali Dragowski doveva essere il portiere titolare, ma nel corso della stagione, anche complici diversi svarioni, hanno consegnato a Terracciano le chiavi della porta viola. Sugli esterni del 433 a destra la buona stagione di esordio di Odriozola, cursore di estro e profondità; a sinistra la crescita straordinaria di biraghi, autore di una grande stagione. Al centro Milenkovci e Martinez Cuarta, quest'ultimo apparso in miglioramento. Nelle rotazioni anche Igor.

Centrocampo governato dal dinamismo di Torreira, ai suoi lati le mezzali Bonaventura e Castrovilli (deludenti le sue prestazioni nel complesso), poi a seguire Mandragora, Maleh e Duncan nelle rotazioni. 

Davanti Dusan Vlahovic, atteso all'anno della consacrazione, ha giocato un girone d'andata implacabile, prima di passare alla Juve. Al suo posto Piatek prima e Cabral poi, sopratutto nel finale di stagione. Sugli esterni Callejon e Gonzalez, ma da Gennaio il nuovo arrivato Ikonè ha mstrato di avere piedi e fiuto del gol.  

Consigli Mercato Riparazione: La Fiorentina di Vincenzo Italiano doveva essere brillante e così è stato. Quanti hanno puntato sulla compagine viola in questo primo girone sono stati ripagati, da buone prestazioni e bonus. Al netto delle polemiche fra Vlahovic e la società, il giovane centravanti è il capocannoniere della Serie A al giro di boa (ma viene ceduto a fine mercato, alla Juve). Bene anche biraghi e Martinez Cuarta dalla linea difensiva (sopresa). Male fino a questo punto Castrovilli che sembra involuto significativamente. In crescita, anche se ancora in sordina rispetto al potenziale Youssef Maleh, da prendere sotto traccia.

Fronte mercato: la partenza di Vlahovic ridimensiona significativamente l'attacco della Viola. Arrivano però sostituti: Piatek, vecchia conoscenza del calcio italico, e Cabral, giovane centravanti brasiliano classe 98, cartellino da 15 milioni oltre 30 reti in Superlega svizzer nell'ultimo anno e mezzo. E poi occhio a Ikonè, potrebbe essere l'esterno offensivo che non ti aspetti.