Come giocava l'inter nel 2019/20

L'ex C.T. della Nazionale arriva a Milano con idee chiare, vuole riportare l'Inter alla vittoria. Vuol farlo con il suo marchio di fabbrica, il 3-5-2 come modulo. Durante la sessione invernale del mercato l'Inter ha consistentemente rinforzato le fasce con gli acquisti di Moses e Young, ed il centrocampo dove Eriksen porta qualità ed esperienza. Lasciano Lazaro, Dimarco e Politano.

Come ha giocato l'Inter nel 2019/20: Handanovic è sempre il portiere titolare, con Padelli e Berni suoi vice.

La difesa vede il neo-accquisto Godin accompagnare Skriniar e De Vrij per un terzetto di tutto rispetto. L'ex-Atletico è incalzato da Bastoni, sempre più titolare col passaret delle giornate. Defilato Ranocchia, che chiude numericamente il reparto.

La situazione degli esterni: gli infortuni e il basso rendimento di Asamoah, Lazaro e Biraghi (in prestito alla Viola) spingono l'Inter a puntellare le fasce con gli acquisti di Moses e Ashley Young. Il primo sarà un vice-Candreva, mentre il secondo si candida come titolare sull'out sinistro e gioca un finale di campionato sontuoso. D'Ambrosio è il jolly difensivo che può dare man forte sia nel terzetto centrale che sugli out esterni.

Dando uno sguardo al centrocampo, la mediana a tre è composta da Brozovic e Barella ed il neo acquisto Eriksen mentre Sensi gioca pochissimo per via degli infortuni continui. Gagliardini e Vecino innesti per il turn-over. Defilato Borja Valero trova qualche presenza, poche invece per il giovane Agoumé, che sta crescendo.

L'attacco interista si affida alla coppia Lukaku-Martinez, con Sanchez in appoggio. Il cileno resta infortunato per buona parte della stagione, salvo rientrare nella fase finale per dare il suo contributo.

PRECEDENTEMENTE: Dopo i fasti del triplete, la rosa dell'Inter è ripartita da un gruppo di ottimi giocatori, molti dei quali comprati nelle ultime stagioni. Molto è cambiato negli ultimi anni, la proprietà è passata da Moratti, dopo la breve parentesi Thohir, al magnate cinese Suning. Dopo l'addio di Spalletti, alla guida tecnica per due stagioni entrambe concluse con un quarto posto, Marotta è riuscito a convincere Antonio Conte ad accettare la sfida Inter.